Stabat Mater

2016
Stabat Mater - Gianmario Liuni
 

 

1 Stabat Mater 0:48
2 Salve Regina 0:40
3 Dolce Signora 0:46

 

Formazione

Eleonora D’Ettole (Mezzosoprano), Giulio Visibelli (flauto), Sandro Ceccarelli (Corno Francese), Gianmario Liuni (Pianoforte), Stefano Dall'Ora (Contrabbasso) 

 

Composizioni originali e arrangiamenti di Gianmario Liuni

 

Cesano Boscone (MI) - ottobre 2014

Advice Music CDAMH072


PRESENTAZIONE

 
Se la fede è il senso profondo della tua esistenza e vivi il tuo essere musicista come una vocazione, è normale che prima o poi il cuore ti porti ad esprimere in unità nella musica quello che è già unito nella tua quotidianità. E così come viene spontaneo ad ogni musicista dedicare un brano alla moglie o ai figli perché non hai niente di più meraviglioso nella vita, e così ho fatto anch’io, così spontaneamente, seppur con tremore e timore, mi sono deciso ad onorare Maria, nostra Madre, con la mia musica. Ma come si onora Maria? Cosa significa veramente renderle omaggio? Il mio primo sincero intento è stato quello di donarle una “cosa bella”, così come le si offrono una candela accesa o un fiore. Ma c’è di più. Maria è la corredentrice, colei che ci genera in Cristo, colei che ci indica la strada per raggiungerlo. Allora renderle onore con la musica è dire di lei perché lei ci dica del suo Gesù, è scrivere una musica che ci elevi all’unico mistero di santità del Figlio e della Madre, ci elevi alla comprensione della “santità della sofferenza che si guardò allo specchio e si riconobbe uguale” (J.M. Ibañes Langlois) negli sguardi della Madre e del Figlio. Quanto all’organico, questo costituisce una mini orchestra con tutte le famiglie timbriche. Il flauto (M° Giulio Visibelli) per i legni; il corno francese per gli ottoni (M° Sandro Ceccarelli); il contrabbasso suonato con l’archetto per gli archi (M° Stefano Dall'Ora). Ma il nucleo centrale è la voce (M° Eleonora D’Ettole) accompagnata dal pianoforte, intorno alla quale gli altri strumenti si muovono in contrappunto prendendosi poi a turno parentesi solistiche. Il contrabbasso scava letteralmente con il suo suono profondo nelle pieghe dell’anima, il flauto vibra penetrante come una spada, il corno francese è l’elemento mistico per eccellenza della composizione, ma la voce, sorretta dagli accordi del pianoforte, è la purezza dell’anima cristallina che si staglia contro l’abisso del dolore.
 
Gianmario Liuni